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Published: March 20, 2017
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I test antidroga possono causare gravi problemi sul posto di lavoro. In Europa non sono ancora così frequenti come negli Stati Uniti, ma il loro uso sembra destinato a crescere. I test antidroga vengono spesso adottati sia per offrire un posto di lavoro che per mantenerlo. Dalla fine degli anni '80 ad oggi, un numero crescente di aziende sta adottando questo sistema per controllare i propri dipendenti. Negli Stati Uniti, oltre la metà dei posti di lavoro esigono un test antidroga ad un certo punto della carriera professionale. Tranne che per i lavoratori del settore dei trasporti, quasi tutti i test antidroga vengono annunciati con qualche giorno di anticipo.
Purtroppo, anche negli Stati dov'è stata legalizzata la Cannabis, sia per uso terapeutico che ricreativo, una persona può rischiare di perdere il proprio posto di lavoro o di non essere considerato "idoneo" per una determinata occupazione dopo essere risultato positivo ad una sostanza "illegale".
La maggior parte dei test antidroga vengono richiesti prima di firmare un contratto con un'azienda. Per cui, se siete disoccupati e vi è stata offerto un nuovo posto di lavoro, interrompete subito l'uso della sostanza che siete soliti consumare. Anche il lavoro meno esigente potrebbe richiedervi, prima o poi, di sottoporvi ad un test antidroga. Sebbene la maggior parte delle aziende che realizzano questi tipi di controllo siano solite minacciare i propri impiegati con test a sorpresa, è piuttosto difficile che lo facciano (tranne ai lavoratori del settore dei trasporti), in quanto le analisi pertinenti devono essere condotte da laboratori professionali ubicati al di fuori delle aziende.
Esistono laboratori specializzati in analisi per settori professionali e tecnici certificati per testare tutte le droghe "illegali", dalle anfetamine, cocaina, MDMA (ecstasy) agli oppiacei e cannabinoidi naturali e sintetici.
Se fate uso di un farmaco da prescrizione (diverso dalla marijuana terapeutica), mostrate sempre il certificato rilasciato dal vostro medico, per dimostrare ai vostri datori di lavoro che siete legittimamente autorizzati a far uso di farmaci potenzialmente rilevabili da un test antidroga. Ad esempio, un'azienda non è autorizzata a non assumere (o a licenziare) una persona che fa uso di Adderall per trattare i sintomi di deficit da attenzione clinicamente diagnosticato, che in un'analisi delle urine verrà rilevato come anfetamina. Anche le persone che fanno uso di Dronabinol dovrebbero sempre presentare un certificato medico, in quanto si tratta di un farmaco che può dare falsi positivi in un test sulla Cannabis, ma che dal 2010 è rientrato tra le sostanze legali della categoria "Schedule III".
Quasi tutti i test antidroga richiesti sul lavoro, soprattutto negli Stati Uniti, sono effettuati sulle urine, piuttosto che su capelli, sangue o saliva.
Se fate uso di marijuana (a fini ricreativi o terapeutici) o di qualsiasi altra sostanza stupefacente e non potete interrompere il loro consumo per motivi di salute, esistono alcune tattiche già collaudate che possono aiutarvi a superare a pieni voti un test annunciato con qualche giorno di anticipo. Questi metodi vanno dall'espulsione delle tossine presenti nell'organismo all'uso di urine false. Non importa quale strada deciderete di percorrere, l'importante è essere sempre preparati ad adottare con tempismo la strategia più adeguata alle proprie esigenze.
Ciò che non dovrete fare MAI è aggiungere prodotti di pulizia domestica ai vostri campioni di urina, come candeggina o detersivi. Verreste immediatamente scoperti.
La strategia più infallibile per superare un test delle urine è, ovviamente, evitare di consegnare un campione con tracce di sostanze stupefacenti. Si può chiedere ad un amico che non fa uso di sostanze illegali di fornirvi un campione di urina, oppure si può usare direttamente l'urina sintetica. In quest'ultimo caso, per poter ingannare i sistemi di analisi adottati dai laboratori, bisogna procurarsi un campione di urina o fluido contenente gli stessi prodotti chimici presenti nella normale urina, oltre ad avere una temperatura che rispecchi quella di un liquido appena espulso dal corpo. I migliori kit di urina sintetica venduti sul mercato sono dotati anche di una polverina da aggiungere nel liquido per riscaldarlo in pochi istanti.
Altri kit includono invece placche riscaldanti e particolari strisce per verificare la temperatura. In alcuni casi, i campioni di urina sintetica si possono riscaldare in un forno a microonde per circa 10 secondi e, successivamente, essere riposti vicino alla pelle e sotto i vestiti, per mantenere il più possibile la temperatura corporea fino al momento della consegna. Potete ad esempio sfruttare il calore tra reggiseno e pelle, o tra ascella e camicia.
Ovviamente, per usare correttamente un'urina falsa e non destare attenzioni bisogna fare un po' di pratica. La maggior parte delle aziende non osservano da vicino il processo di prelievo del campione, tuttavia ce ne sono altre che lo fanno. In questi casi è opportuno adottare speciali kit che possono simulare l'atto della minzione (come i peni falsi dotati di sistema d'erogazione per urina).
In ogni caso, se fossero veramente necessarie manovre così complesse per ottenere o mantenere un posto di lavoro, vi consigliamo di riconsiderare la vostra situazione professionale, per non parlare dello stress e della spesa che potrebbe comportare tutto il processo.
Un altro modo per superare un test antidroga è quello di eliminare tutte le tracce di droghe dal proprio organismo. Questo significa "risciacquare" letteralmente tutto il corpo per superare con esito il test delle urine. Alcune persone si affidano al vecchio rimedio dell'acqua e delle tisane, ingerendo litri e litri di liquidi per espellere tutte le possibili tossine rilevabili. Tuttavia, questo processo richiede tempo e potrebbe non essere sufficiente se il test venisse realizzato nelle prime ore del mattino, in quanto i metaboliti del vostro organismo tendono ad essere facilmente rilevabili ad inizio giornata. Inoltre, è consigliabile seguire anche una dieta sana prima di affrontare un test antidroga.
Chi invece non ha tempo da dedicare ad una disintossicazione progressiva, può provare alcune bevande vendute in commercio (o in negozi on-line) per "risciacquare" l'organismo dalle sostanze potenzialmente rilevabili da un'analisi delle urine. Il vantaggio di questi prodotti è che possono agire in poche ore. Secondo alcune testimonianze, queste bevande funzionano e sono riuscite ad ingannare diversi esami delle urine. Tuttavia, è consigliabile verificare i risultati sul proprio organismo prima di consegnare un campione ai propri datori di lavoro. Alcune bevande disintossicanti agiscono non solo sulle urine, ma anche sul sangue. Sul mercato si possono trovare diversi prodotti appositamente formulati per eliminare le tracce di sostanze stupefacenti, come gli shampoo che separano i metaboliti delle droghe dai capelli.
Quando si vuole adottare un metodo di "disintossicazione" per accedere ad un determinato posto di lavoro, ci si può affidare anche a speciali kit per testare l'urina, in modo da verificare con un certo anticipo se il processo di disintossicazione sta effettivamente funzionando.
A volte anche i più minuziosi sforzi per disintossicare l'organismo possono fallire. In alcuni casi, il vostro accanimento per diluire il più possibile le urine può dare risultati sospetti. In questi casi vi verrà richiesto di ripetere il test e, allora, potete stare certi che le prove saranno molto più severe. Ovviamente, tra il primo ed il secondo test dovrete evitare di consumare qualsiasi sostanza illegale, continuando a sforzarvi per disintossicare il meglio possibile il vostro organismo.