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Published: November 16, 2018
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Coltivazione di cannabis
La coltivazione della cannabis è un mondo a parte pieno di tecniche, metodi e trucchi colturali diversi. Con il tempo, ogni coltivatore definisce le proprie preferenze sui metodi da adottare, trovando le migliori tecniche da cui ottenere i migliori risultati secondo le proprie esigenze. Il settore dei fertilizzanti, stimolatori ed integratori è immenso, eppure molte persone potrebbero rimanere sorprese nel sapere che anche nelle nostre cucine si possono trovare alcuni potenti strumenti per coltivare. Un esempio è la melassa, un sottoprodotto della produzione dello zucchero che aiuta ad aumentare la vita microbica benefica nel suolo, oltre ad essere particolarmente ricca di minerali necessari per la salute di piante e terra.
La melassa è una sostanza densa e viscosa creata attraverso il processo di raffinazione dello zucchero. La canna da zucchero, la barbabietola da zucchero, la carruba, il melograno e i datteri sono tutte materie prime usate per produrre melassa, dove la canna e la barbabietola da zucchero sono le fonti più usate. La melassa viene principalmente utilizzata per realizzare piatti caldi e freddi, aggiungendo deliziosi ed intensi sapori a molte ricette. Sebbene sia vista come un sottoprodotto, la melassa ha un elevatissimo contenuto di vitamine e minerali benefici, e può essere usata nelle colture come un fertilizzante naturale.
Aggiunta nel terreno come concime, la melassa apporta una miscela di minerali e zuccheri che alimentano la vita microbica, senza effetti negativi sull'ecosistema circostante. Si tratta di un enorme vantaggio rispetto ai fertilizzanti chimici, spesso responsabili di contaminare le acque sotterranee, di inquinare l'ambiente circostante e di contribuire all'insorgenza di alcuni problemi di salute.
Se cercate sul mercato la melassa, vi accorgerete che esiste la melassa solforata e non solforata. Ma qual è la migliore opzione per coltivare? Ebbene, come si intuisce già dal nome, la melassa solforata contiene zolfo, che viene usato per proteggere gli altri composti della melassa dai microbi che ne causerebbero la putrefazione e la degradazione. Tuttavia, è proprio questo il vero motivo per cui l'uso della melassa solforata nelle colture è controproducente. Una delle regioni principali per aggiungere melassa in un suolo è la sua capacità di nutrire ed espandere le comunità di microbi benefici. Pertanto, la melassa non solforata è un'opzione di gran lunga superiore per migliorare la qualità di un terreno.
Sul mercato si possono trovare diversi tipi di melassa, con variazioni più o meno importanti in termini di componenti, colori e sapori. La melassa chiara è il sottoprodotto ottenuto dalla prima bollitura del processo di raffinazione dello zucchero. È chiara e dolce, e viene spesso usata in cucina per preparare salse, marinature e condimenti. La melassa scura è invece il sottoprodotto della seconda bollitura e, quindi, contiene meno zucchero. È di colore molto più scuro, più viscosa e più ricca di sostanze.
La melassa nera è il risultato della terza bollitura. È estremamente spessa e scura, con un sapore amaro dovuto alla grande quantità di zucchero rimossa durante il processo. Non essendo particolarmente dolce, non viene quasi mai usata in cucina. Tuttavia, è proprio questo il tipo di melassa che funziona meglio nelle colture. La melassa nera è ricca di ferro, calcio, rame, magnesio, manganese, selenio, potassio e vitamine B6 e B3.
Anche il miele può essere usato nelle colture come la melassa per apportare sostanze nutritive naturali. Il miele è infatti ricco di zuccheri naturali e possiede anche un impressionante profilo nutrizionale costituito da vitamina B6, tiamina, niacina, riboflavina, acido pantotenico e diversi aminoacidi. Il miele contiene anche minerali come manganese, magnesio, ferro, calcio, rame, zinco, sodio, fosforo e potassio.
La base per una coltura di cannabis sana e vigorosa è il terreno. Questo substrato sarà la fonte di nutrimento da cui le piante assorbiranno le sostanze di cui hanno bisogno per rimanere in salute e sopravvivere. Il terreno non è solo un ammasso di fango marrone senza vita. La rizosfera (la zona radicale) pullula di molteplici forme di vita. Alcune di queste sono microrganismi estremamente benefici per la salute delle piante di cannabis, mentre altre possono essere ostili.
Un esempio di forma di vita benefica per il suolo è una famiglia di funghi conosciuti come micorrize. Questi organismi creano essenzialmente una relazione sinergica tra la loro rete micelica e le radici delle piante di cannabis. Le piante espellono essudati sotto forma di zuccheri di cui si alimentano le micorrizze che, in cambio, convertono la loro fitta rete micelica in un'estensione del sistema radicale delle piante, trasportando sostanze nutritive che le radici non sarebbero mai in grado di raggiungere da sole. Grazie al suo contenuto di zuccheri, la melassa può nutrire questa rete micotica aiutandola ad espandersi in una coltura. Le micorrize possono anche aiutare a proteggere le radici delle piante dai nematodi predatori, intrappolandoli nei loro fitti filamenti di micelio.
Un altro importante uso della melassa in campo agricolo è come fertilizzante naturale. Le piante di cannabis richiedono una vasta gamma di macro e micronutrienti per raggiungere lo stato di salute ottimale, e non solo azoto, potassio e fosforo presenti in quasi tutti i fertilizzanti commerciali. La melassa può aiutare a colmare le lacune con micronutrienti potenzialmente mancanti, aiutando così ad ottimizzare la crescita delle piante. Può inoltre prevenire gli accumuli di sali nel suolo, una delle cause principali dei problemi nutrizionali della cannabis.
La melassa può anche contribuire a proteggere una coltura di cannabis da una delle peggiori minacce della coltivazione outdoor: i parassiti. Nell'ambiente circolano le creature più diverse, piccole e grandi, e sempre disposte a divorare le foglie, i fiori, i gambi e i rami della cannabis. La melassa aiuta a rafforzare le piante rendendole più vitali ed aumentando la loro resistenza contro diversi tipi di parassiti. Grazie a quest'arma atossica, potrete combattere i parassiti nelle vostre colture senza usare pesticidi nocivi. Se ingerita, la melassa può essere letale per molte famiglie di insetti, un'ulteriore strategia di difesa che offre.
Secondo alcuni coltivatori, la melassa ha anche effetti benefici sui fiori della cannabis. A quanto pare, questa sostanza aiuterebbe ad ingrossare e ad indurire le cime grazie al suo alto contenuto di zucchero e avrebbe anche la capacità di migliorare i sapori delle infiorescenze di cannabis.
Uno dei modi più semplici per usare la melassa in una coltura è aggiungerla direttamente nel terreno, una settimana prima del trapianto. In questo modo si creerà una solida base per la crescita delle piante e i microrganismi avranno sufficiente tempo per colonizzare e formare una fiorente comunità.
La melassa può anche essere usata come un tè di compost, ovvero una formula liquida ricca di batteri, funghi ed altre forme di vita benefiche. Per preparare un tè di compost, procuratevi un secchio da 20 litri, acqua pulita senza cloro, 1 tazza di un qualsiasi agente inoculante (come il vermicompost), ¼ di tazza di melassa non solforata, una bustina di tè di compost, una pompa d'aria ed un annaffiatoio.
Riempite il secchio con l'acqua, posizionate sul fondo la pietra porosa e collegatela alla pompa dell'aria per generare bollicine d'aria nell'acqua. Aggiungete l'agente inoculante nella bustina di tè di compost e mettete il tutto nell'acqua insieme alla melassa. Lasciate macerare questa miscela per 24 ore e successivamente filtratela nell'annaffiatoio. Applicate quindi sul terreno. In questo modo apporterete un'enorme quantità di batteri benefici.
Si possono anche aggiungere 1–3 cucchiai di melassa ogni 5 litri d'acqua per creare uno spray da applicare sulle foglie e sulle radici delle piante di cannabis.