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Published: January 28, 2016
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Coltivazione di cannabis
La Cannabis, come tutte le piante, cresce grazie ad un apparato radicale che si sviluppa liberamente nella terra circostante. Tuttavia, non sempre si ha la possibilità di lasciare crescere liberamente una pianta di Cannabis all'aria aperta, o perchè si vive in una zona climatica particolarmente fredda o perchè la location dove si coltiva deve rimanere nascosta. In questi casi, la coltivazione viene realizzata indoor, utilizzando appositi vasi da giardinaggio. Anche se la coltivazione della Cannabis in vaso può avere i suoi vantaggi, in alcuni casi il normale sviluppo delle radici potrebbe venire ostacolato. È quindi importante sapere riconoscere i primi segni di stress ed imparare sia a prevenire che a risolvere questo tipo di problema.
Questo problema colturale, chiamato in inglese "Root Bound", è legato fondamentalmente alle dimensioni del vaso in cui crescono le radici delle piante. In molti casi, l'apparato radicale cresce fino a diventare un groviglio di radici (bound, in inglese), occupando tutto lo spazio del vaso, senza riuscire a svilupparsi adeguatamente. Anche all'aperto le piante di Cannabis possono andare incontro al "Root Bound", quando ad esempio vengono piantate vicino a barriere dure ed impermeabili, come muri, tubi o pareti di calcestruzzo.
I sintomi che vi riportiamo qui di seguito si riferiscono agli stress a cui può andare incontro una pianta di Cannabis quando il suo apparato radicale viene limitato dalle dimensioni del vaso.
Se le vostre piante di Cannabis mostrano alcuni di questi sintomi e sospettate che possa essere dovuto al "Root Bound", allora l'unico modo per accertarsene è dare un'occhiata alle radici. Ciò significa: rimuovere ogni pianta di Cannabis dal suo vaso o, se fosse possibile, dare uno sguardo dai fori di drenaggio della parte inferiore.
Ci sono un paio di modi per procedere, a seconda dello stadio di sviluppo delle radici all'interno del vaso. Qualsiasi metodo decidiate di usare, assicuratevi di maneggiare delicatamente la vostra pianta di Cannabis. Nel momento in cui il vaso si staccherà dalla pianta, fate sempre molta attenzione che quest'ultima non vi cada a terra, riportando danni irreversibili.
Il primo passo da fare è quello di vedere semplicemente se la pianta si separa facilmente dal vaso. Per fare questo, il modo più efficace è quello di prendere la base del tronco principale della pianta ponendo la mano piatta sulla superficie della terra e tenendo tra le dita la base del tronco. Girate, quindi, la pianta a testa in giù (in una zona sufficientemente ampia dove possiate facilmente muovervi, in modo da non danneggiare le parti vegetali). In questo modo il vaso dovrebbe separarsi facilmente dalla terra, sempre che l'apparato radicale della pianta di Cannabis non stia già facendo molta pressione sulle pareti del vaso.
Se capovolgendo la pianta il vaso non dovesse sfilarsi facilmente, provate ad applicare una leggera pressione intorno al vaso, in modo da allentare il blocco di terra. Se anche questo non dovesse funzionare o se il vaso fosse di un materiale duro, allora potete provare a prendere un lungo coltello sottile ed inserirlo delicatamente lungo i bordi del vaso. Fate molta attenzione, potreste danneggiare le radici ancora prima di sapere in che situazione si trovano.
Se anche dopo aver usato il coltello non doveste riuscire a sfilare la vostra pianta dal vaso o se, semplicemente, non volete correre il rischio di danneggiare le radici, l'unica opzione che vi rimane è quella di rompere il vaso.
Ora che la vostra pianta di Cannabis è finalmente uscita dal suo vaso, date un'occhiata all'ammasso di radici. L'apparato radicale dovrebbe apparire come un fascio di lunghi filamenti, a crescita circolare, con la stessa forma del vaso. Cercate voi stessi di allentare un po' le radici più esterne con le dita.
Nel peggiore dei casi potreste addirittura rendervi conto che il groviglio di radici è talmente intricato e compatto da non riuscire a fare pressione semplicemente con una mano. In questo caso, potete utilizzare delle forbici e potare direttamente le radici per rompere la loro crescita circolare. Fate attenzione, quando si procede con questo tipo di taglio, potate sempre e solo le radici più sottili e non quelle più spesse (tagliando una delle radici principali potreste rischiare di compromettere gravemente la salute della vostra pianta). Per procedere al taglio, prendete un coltello affilato e realizzate 2 o 3 incisioni nelle parti più esterne dell'ammasso di radici. Queste incisioni sarebbe opportuno farle dall'alto verso il basso, equamente distanziate. Grazie a questo stratagemma, avrete modo di interrompere il movimento circolare di crescita delle radici, permettendo loro di crescere verso l'esterno una volta trapiantate.
Ora che le radici sono state predisposte per crescere nuovamente verso l'esterno, è giunta l'ora di trapiantare la vostra pianta in uno spazio sufficientemente ampio dove le radici possano nuovamente svilupparsi. Riempite, quindi, con terra un vaso più grande e scavate un buco, abbastanza grande da contenere la massa radicale della pianta e non eccessivamente profondo, in modo da evitare di coprire la superficie della zolla trapiantata con uno strato troppo spesso di terra. È importante non compattare troppo la terra intorno alle radici, in modo da non impedire a queste ultime di penetrare facilmente nella terra circostante. Un buon metodo per assicurarsi che la terra venga correttamente compattata è quello di aggiungere acqua man mano che si depositano gli strati di terra intorno alle radici. Inoltre, può essere anche una buona occasione per apportare fertilizzanti o stimolanti radicali nella terra nuova.
Se non avete a vostra disposizione alcuno stimolatore di radici, allora potete aggiungere alla vostra pianta di Cannabis una soluzione leggermente concimata. In questo modo la pianta riuscirà ad affrontare meglio i 2 o 3 giorni di stress da trapianto. Risulta anche conveniente abbassare l'intensità delle luci (quando si coltiva indoor) o evitare che le piante ricevano la luce diretta del sole per un paio di giorni (se si coltiva outdoor). Le piante di Cannabis possono richiedere da un giorno a due settimane per recuperare pienamente le forze. Sarà possibile notare quando avranno superato questo periodo di stress e, quindi, tornare sotto una normale esposizione luminosa, nel momento in cui la pianta mostra segni di ricrescita vegetativa.
Anche se abbiamo indicato come trattare il cosiddetto "Root Bound", ovvero le radici ostacolate all'interno di un vaso, il modo migliore per evitare questo problema è sempre quello di prevenirlo. Assicuratevi sempre di avere vasi abbastanza grandi dove ospitare le vostre piante di Cannabis, fin dall'inizio. In questo modo non dovrete più preoccuparvi di verificare se le radici si stanno trasformando in un ammasso di filamenti compatti.