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Published: February 23, 2017
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Coltivazione di cannabis
Fornendo un ambiente ideale per la crescita dei vostri raccolti di cannabis, ridurrete al minimo la possibilità che la cannabis raggiunga un alto livello di stress. Lo stress diminuisce le probabilità di ottenere raccolti ottimali. Lo stress è quindi nocivo e dovrebbe essere evitato il più possibile. Qui trovate 7 principali cause di stress, che le vostre piante d'erba potrebbero sperimentare.
L'acqua è indispensabile per le piante, e la cannabis non fa eccezione.
L'acqua è un componente fondamentale per la fotosintesi, il processo che permette alla pianta di produrre il proprio nutrimento ed energia sotto forma di glucosio. L'acqua penetra nella pianta tramite lo stelo e raggiunge infine le foglie. Arrivata nelle foglie, l'acqua evapora e viene scambiata con anidride carbonica, un altro elemento essenziale per la sopravvivenza della pianta. L'acqua esce dalle foglie della pianta tramite piccoli fori chiamati stomi.
Oltre a questo, l'acqua è vitale per le piante, perché aumenta la pressione idrica all'interno delle foglie, mantenendole forti, idratate, ed evitandone l'afflosciamento. Tuttavia, una pianta può ricevere troppa acqua, una condizione che provoca comunque problemi. Lo stress idrico si verifica quando la pianta di cannabis riceve troppa o troppo poca acqua. Una carenza di acqua provoca una pianta con foglie afflosciate e terreno arido. L'afflosciamento non è salutare per il raccolto e può limitare il potenziale di rendimento. Un eccesso di acqua può creare foglie troppo rigide.
La luce del sole, o artificiale se si coltiva in ambienti chiusi, è un altro fattore chiave di cui le piante hanno bisogno per sopravvivere e crescere sane. La luce gioca un ruolo fondamentale nel processo di fotosintesi. Le piante utilizzano l'energia ricavata dalla luce attraverso un pigmento verde presente nelle foglie, che le rende, appunto, verdi. Questa sostanza si chiama clorofilla. La clorofilla converte la luce in carboidrati, che la pianta utilizza come fonte di energia.
È importante capire che le piante hanno bisogno di un ciclo di luce regolare e bilanciato, con leggere variazioni, a seconda della fase in cui si trovano. Le vostre piante hanno bisogno di 18 ore di luce al giorno durante la fase vegetativa, che diminuisce a 12 ore al giorno durante la fase di fioritura. Con un regolare intervallo tra l'inizio e la fine del periodo di luce eviterete di stressare la pianta. È anche fondamentale non fornire troppa luce alla pianta, perché ha bisogno di alcuni periodi di buio per respirare.
Le radici della vostra pianta di marijuana giocano un importante ruolo nel mantenimento della sua salute e vitalità. Le radici crescono verso il suolo, ed agiscono assorbendo minerali ed acqua, di cui la pianta ha bisogno per sopravvivere. Esse costituiscono inoltre le fondamenta della pianta, e la tengono ancorata al suolo, proteggendola da venti forti o urti. Le radici creano inoltre un rapporto di simbiosi con alcuni funghi presenti nel suolo che aiutano la pianta ad assorbire i nutrienti.
Anche se sembrano una parte resistente dell'anatomia della pianta, in grado di sopravvivere sommerse dal terreno in piena oscurità, le radici hanno anch'esse bisogno di alcuni requisiti ambientali per prosperare. Hanno bisogno di accedere ad aria, acqua e alla corretta quantità di nutrimenti. Mantenendo la temperatura del suolo stabile, farete in modo che le radici possano svolgere il loro compito di assorbimento dell'acqua in modo corretto. Esse possono essere anche danneggiate gravemente da una eccessiva esposizione alla luce, stress fisico e infezioni batteriche. Il pH del suolo gioca inoltre un importante ruolo nel corretto assorbimento dei nutrienti da parte delle radici. Ma di questo parleremo in seguito.
Probabilmente lo avrete già imparato nelle lezioni di scienze a scuola, il pH è il valore che indica l'acidità o l'alcalinità di una sostanza. I livelli di pH variano da 0 a 14. I numeri inferiori a 7 sulla scala rappresentano un valore acido, mentre i numeri superiori al 7 indicano un valore alcalino. Il 7 è un valore neutro. Le preferenze di pH variano a seconda delle specie. Per la cannabis, un corretto pH del suolo è indispensabile per permettere alle radici di estrarre tutti i nutrienti necessari alla pianta. Altrimenti, si può verificare uno stress da eccesso o carenza di nutrimento. Le piante di cannabis preferiscono un pH tra 6 e 6.5.
I coltivatori dovrebbero controllare regolarmente il pH dell'acqua per evitare di stressare le piante.
Proprio come gli esseri umani e gli altri animali, le piante hanno bisogno di determinati nutrienti per crescere e mantenersi sane e vitali. Esistono 16 nutrienti noti, ritenuti essenziali per lo sviluppo delle piante. Essi sono suddivisi in categorie di nutrienti principali, chiamati macro-nutrienti, e nutrienti minori, chiamati micro-nutrienti.
I nutrienti principali sono: carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto, fosforo, potassio, zolfo, calcio e magnesio. I nutrimenti minori sono molibdeno, rame, boro, manganese, ferro, colina e zinco.
Le vostre piante di cannabis hanno bisogno di un mix di tutti questi nutrienti per sopravvivere, ed ogni eventuale squilibrio può creare una situazione stressante per le piante. Ciò può verificarsi in entrambi gli aspetti. Nutrimenti in eccesso o in difetto possono creare squilibri e carenze, che impediscono le funzioni vitali delle piante. Questo stress può manifestarsi con una crescita rallentata, una variazione nel colore delle foglie o una loro caduta.
Un danneggiamento del tessuto può verificarsi dopo che la pianta viene colpita troppo forte, cade a terra, viene tagliata in un punto non adatto o viene attaccata da animali o parassiti. Le piante sono piuttosto resistenti contro queste eventualità, e saranno in grado di gestire questo tipo di stress, se i parassiti vengono eliminati e il colpo non è stato troppo violento.
L'ambiente circostante in cui la vostra pianta cresce, ne determinerà rendimento, salute e dimensione. Dovreste controllare regolarmente la quantità di calore e umidità a cui le vostre piante sono soggette, per evitare di stressarle eccessivamente. Ciò è possibile tramite l'utilizzo di termometri e umidificatori. Dovreste inoltre usare sempre delle ventole per mantenere un adeguato ricircolo dell'aria.