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Zativo si rivolge ai soli clienti privati, e non rifornisce i coltivatori commerciali o industriali con grandi quantità di semi di cannabis. Se abbiamo ragione di sospettare che i semi ordinati sono destinati alla coltivazione di cannabis su una scala maggiore dell'uso privato, ci riserviamo il diritto di respingere tale specifico ordine.
La Cannabis è una pianta botanicamente definita come annuale. Ciò significa che il suo intero ciclo di vita inizia e finisce in un arco di tempo non superiore all'anno. In generale, la maggior parte delle varietà di Cannabis completano il proprio ciclo di vita, dalla semina al raccolto, in tempi che possono oscillare tra i 4 e i 10 mesi.
La Cannabis è una delle poche specie vegetali annuali che tendono a svilupparsi come piante maschio o piante femmina. Tuttavia, può succedere che alcuni esemplari diventino ermafroditi (piante con organi sia maschili che femminili) in periodi di forte stress. Questo è un particolare processo naturale seguito da molte specie vegetali, anche dalle piante di Cannabis, e su cui l'uomo non ha modo di intervenire.
Il ciclo di vita di una pianta di Cannabis è costituito da:
Questa è la vera e propria fase iniziale di una pianta, quando da un seme nasce un nuovo organismo vivente. Tutto ciò di cui un seme ha bisogno per poter germogliare è un po' d'acqua, aria e calore. Grazie a questi tre importanti fattori esterni, il seme sarà in grado di generare le sostanze nutrienti di cui si alimenterà l'embrione per avviare il suo rapido sviluppo. Questa crescita interna spingerà il seme a spaccarsi, permettendo così al germoglio di fuoriuscire dal guscio (il germoglio è l'organo atto a trasformarsi in quella che più avanti sarà la radice a fittone). Una volta fuoriuscito il germoglio, questo tenderà a cercare le sostanze nutritive verso le profondità del substrato, mentre la parte vegetale superiore, caratterizzata da due piccole foglioline (chiamate cotiledoni), inizierà a crescere verso l'alto, facendosi spazio per raggiungere i primi raggi di luce. Infatti, un seme appena germogliato ha come compito primario quello di raggiungere il prima possibile la luce, per sintetizzare le sostanze nutritive attraverso i due cotiledoni.
- Per saperne di più sulla germinazione dei semi di Cannabis.
Una volta che la pianta sarà riuscita ad aprire i suoi cotiledoni alla ricerca della luce, la giovane piantina inizierà la sua fase di sviluppo e, quindi, la successiva serie di foglioline. Queste ultime avranno già il tipico aspetto di una foglia di Cannabis, ovvero con forma ovale, più grande rispetto ai cotiledoni, con i bordi seghettati e la caratteristica sagoma a "dito" delle piante di marijuana. Questa fase iniziale di crescita ha come principale obiettivo quello di sviluppare le prime foglie, ma anche quello di produrre un forte ed ampio apparato radicale, indispensabile per la crescita della pianta. Questa prima fase di sviluppo si conclude, di solito, quando la pianta mostra le prime serie di foglie ormai ben sviluppate, un gambo principale con un diametro di circa 4-6mm e un'altezza definita da 3 o 4 internodi.
- Per saperne di più sullo stadio di piantino.
Siamo ormai giunti alla vera e propria fase di crescita della pianta. Il piantino è pronto per svilupparsi e diventare una pianta di Cannabis adulta. In questa fase è importante che la pianta riceva sufficiente luce e tutti i nutrienti necessari alla sua crescita. Fate però attenzione a non esagerare con i fertilizzanti, un errore piuttosto comune tra i coltivatori principianti. Una volta che la pianta avrà ricevuto tutto ciò di cui ha bisogno, potrà iniziare a crescere verso l'alto, alla costante ricerca di luce, producendo nuove foglie e rendendo le ramificazioni e gli steli più forti e resistenti. Una volta raggiunto un certo livello di maturità, la pianta inizierà a concentrare i suoi sforzi per svilupparsi orizzontalmente, creando nuove ramificazioni laterali. Infine, con il passare dei giorni, gli internodi della pianta inizieranno a sviluppare piccoli calici, che segnano la fine di questa fase di crescita vegetativa e l'inizio di quella che sarà la fase di fioritura.
- Per saperne di più sulla fase di crescita vegetativa.
La fase di fioritura inizia a fine estate, quando le giornate si accorciano e le piante ricevono meno ore di luce. In quest'epoca dell'anno la Cannabis riceve un chiaro messaggio: il ciclo di vita sta per terminare e bisogna utilizzare tutte le risorse per assicurare la riproduzione della specie. In quest'epoca dell'anno le piante maschio iniziano a rilasciare il polline e le piante femmina sviluppano i fiori (che formeranno le cime). Quando i fiori femminili entrano in contatto con il polline dei fiori maschili, viene avviato il processo d'impollinazione, che porterà le cime a produrre inevitabilmente semi. Quando questi ultimi saranno ormai maturi e ben formati, la pianta aprirà i calici dei suoi fiori, rilasciando nelle zone circostanti i semi. Questo è un processo naturale che permette alla specie di riprodursi e, quindi, di portare avanti la propria progenie.
I coltivatori di Cannabis cercano sempre di evitare che le piante femmina vengano impollinate, dato che l'eventuale produzione di semi potrebbe danneggiare il prodotto finale destinato al consumo terapeutico e/o ludico. Il modo migliore per eludere tale situazione è quello di spostare le piante maschio in una zona completamente isolata, non appena si identificano i primi fiori maschili, per evitare qualsiasi rischio di impollinazione. Se siete interessati a conservare le piante maschio per la produzione di nuovi semi, potete farlo, ma lontano dalla piantagione principale. Una pianta che non viene impollinata e, quindi, priva di semi, è conosciuta anche come Sinsemilla (termine spagnolo che significa "senza semi"). Questa è l'erba che viene principalmente destinata al consumo umano.
- Per saperne di più sulla fase di fioritura.
Il raccolto non rientra tra le vere e proprie fasi del ciclo di vita della Cannabis, ma per un coltivatore è la parte più importante e attesa quando lo sviluppo della marijuana giunge ormai al termine. Si tratta del momento cruciale in cui i coltivatori possono finalmente raccogliere i frutti del loro lavoro ed ottenere così la tanto desiderata "ganja" (pronta per essere essiccata e conciata). In questa fase è importante riconoscere i giusti tempi di raccolta. Infatti, quando si raccoglie in anticipo, le rese produttive potrebbero risultare meno abbondanti, mentre se si raccoglie troppo tardi, la qualità ed il contenuto di THC potrebbe risultare inferiore.
- Per saperne di più sul raccolto.
Nota: In un ambiente di coltivazione completamente controllato, è possibile mantenere in vita piante di Cannabis anche per più di un anno. Questo viene fatto mantenendo le piante in costante fase di crescita vegetativa. Come abbiamo già riportato nei precedenti punti, una pianta passa dalla fase vegetativa a quella di fioritura grazie ad una variazione di ore di luce, che viene di solito scandita dal passaggio di 18/6 ore luce/buio a 12/12 ore luce/buio (la cosiddetta variazione di fotoperiodo). Ciò significa che fino a quando una pianta di Cannabis riceverà 18 ore di luce e 6 di buio continuerà a crescere senza produrre fiori. Questa tecnica di sopravvivenza viene sfruttata per mantenere in vita le piante madri da cui prelevare cloni. Ci sono coltivatori che riescono a mantenere in vita piante madri per oltre 15 anni!