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Zativo si rivolge ai soli clienti privati, e non rifornisce i coltivatori commerciali o industriali con grandi quantità di semi di cannabis. Se abbiamo ragione di sospettare che i semi ordinati sono destinati alla coltivazione di cannabis su una scala maggiore dell'uso privato, ci riserviamo il diritto di respingere tale specifico ordine.
In questa sezione della guida affronteremo alcune tecniche utili per anticipare di qualche settimana la fase iniziale della stagione della coltivazione all'aperto, cercando di spingere quest'ultima ben oltre la media abituale.
Anticipare l'avvio della stagione di coltivazione è un ottimo modo per assicurarsi che le proprie piante di Cannabis vengano su in salute, ottimizzando al massimo il potenziale di resa. Stiamo offrendo ai coltivatori all'aperto un modo pratico per aumentare il livello di controllo sulle proprie piantagioni, con un risultato finale di maggiore impatto.
Affinché la fase iniziale della crescita abbia successo, è necessario che piantini e cloni comincino il loro ciclo vitale piuttosto presto e al chiuso. In questo modo non solo avrete un maggiore controllo sulle vostre piccole bellezze, ma significa anche che sarà possibile avviare la coltivazione quando all'aperto sarebbe impossibile. Quando sarà finalmente il momento di trapiantare all'aperto, la vostra Cannabis avrà già una solida base su cui svilupparsi ed un'intera stagione davanti a sé per continuare a crescere, con il risultato che sarà possibile ottenere piante più grandi e raccolti maggiori.
Potete consultare la nostra guida alla germinazione e alla cura indoor dei piantini qui.
Non esistono particolari limiti al periodo in cui spostare i vostri piantini all'aperto: più grandi saranno e meglio staranno. Non dovete fare altro che determinare voi il limite oltre il quale le vostre possibilità di coltivare indoor non saranno più sufficienti.
Quando la temperatura esterna ricomincia a salire, tra marzo ed aprile (a seconda della parte del mondo in cui vi trovate), sarà giunto il momento per trapiantare le vostre piantine all'aperto. È importante non eseguire questa operazione semplicemente spostandoli da dentro a fuori, perché potreste causar loro uno shock. D'altro canto, a voi piacerebbe dovervi trasferire forzatamente dalla vostra bella ed accogliente abitazione per andare a vivere all'aperto, in mezzo al freddo? Lo stesso discorso vale anche per la Cannabis. Prima di travasare le vostre piante, quindi, avrete bisogno di irrobustirle.
Il processo di irrobustimento, normalmente, richiede un paio di settimane per completarsi. In questo periodo dovrete far acclimatare gradualmente la vostra Cannabis alla più stressante crescita all'aperto, in modo che sia in grado di sopportare vento, luce solare, temperature e pioggia, tutti elementi sconosciuti in un ambiente indoor. Il primo giorno, cominciate sistemando la vostra Cannabis in una zona all'ombra, per circa un'ora. Gradualmente, ogni giorno, esponete le vostre piante alla luce solare per un periodo sempre maggiore, fino a lasciarle all'esterno per l'intera giornata. Dopo un paio di settimane a questo regime, le vostre fiorenti bellezze verdi saranno pronte per essere trapiantate in un confortevole luogo all'aperto! Tenete, però, sempre bene a mente che, durante questo processo, i piantini e i cloni avranno bisogno di ricevere un'illuminazione mista, con almeno 14 ore di luce combinata - naturale/artificiale - al giorno.
Ed ecco che è giunto il momento di trapiantare la vostra Cannabis. Le vostre piante si sono finalmente irrobustite a dovere e sono pronte per il travaso. Una volta ancora è importante non affrettare le cose: sarà necessario sapere cosa dicono le previsioni meteo per i giorni successivi al momento prefissato per il trapianto. Un classico errore da principianti è quello di trapiantare, semplicemente, le piante di Cannabis nella prima giornata tiepida, senza considerare se quelle successive saranno gelide. L'ideale sarebbe poter trapiantare in una mite giornata nuvolosa, magari con qualche goccia di pioggia, seguita da altre giornate miti. In questo modo si ridurrebbero al minimo i rischi di stress legati al passaggio in un terreno esterno, migliorando drasticamente le possibilità di una lunga vita, in termini di sopravvivenza. Naturalmente si tratta di una situazione ideale, non sempre possibile, e dovrete imparare ad avere una certa dimestichezza con le previsioni del tempo. L'importante, quindi, è assicurarsi, per lo meno, che le temperature stiano volgendo al mite e che siano destinate a mantenersi tali per un numero sufficiente di giorni.
Per trapiantare la vostra Cannabis, realizzate un buco di dimensioni doppie rispetto alla grandezza del vostro vaso. Estraete la Cannabis dal vaso e ponetela nel buco. Dovreste cercare di tenere la pianta alla base (laddove lo stelo incontra la terra), in modo da riempire il buco livellando bene il terriccio durante le operazioni di riempimento.
Se vi trovate in un luogo dove temete che le vostre piante non possano ricevere il giusto apporto di acqua naturale, allora create una leggera depressione intorno alla zona dello stelo, in modo da aiutarle a ricevere e trattenere la maggiore quantità di acqua piovana possibile. Se, invece, vi trovate in un luogo dove c'è grande abbondanza di acqua, allora accumulate leggermente un po' di terra intorno alle piante, in modo da realizzare un piccolo tumulo in grado di far defluire via l'acqua in eccesso. In condizioni ottimali mantenete semplicemente il terreno pianeggiante. In questo modo andrete a creare quello che si chiama un "microclima", in grado di aiutarvi a garantire alle vostre piante le cure necessarie.
Se la vostra Cannabis non dovesse essere pronta in tempo, o se dovesse subentrare un'imprevista ondata di gelo, esistono un paio di metodi da applicare per mantenere le vostre piante al caldo e protette. Il metodo più semplice è già stato affrontato in precedenza e prevede l'individuazione, prima del trapianto, di un luogo dal microclima sufficientemente caldo. Ciò significa che potreste spostare la vostra pianta in un angolo all'esterno delle mura domestiche, al riparo dal vento ma esposta ad un po' di luce solare durante l'arco della giornata.
Se non avete la possibilità di individuare un luogo dal microclima naturalmente adatto all'interno dell'area a vostra disposizione per la coltivazione, allora non vi resta che riprodurne uno voi stessi. Il miglior modo per fare ciò è ricorrere ad una serra. Una serra catturerà il calore del sole durante il giorno, proteggendo allo stesso tempo le vostre piante dal vento battente e gelido. In questo modo offrirete alle vostre piante un luogo sicuro e caldo dove prosperare, anche se all'esterno la temperatura dovesse essere troppo fredda. Tenete sempre a mente, però, che le serre attirano l'attenzione: fate in modo che la vostra Cannabis all'interno sia ben camuffata.
È interessante osservare come queste tecniche siano adatte anche in caso di anticipazione della semina per un allungamento della stagione di coltivazione, ma in tal caso correreste rischi di fallimento maggiori rispetto a quelli riscontrabili in caso di avvio della crescita della Cannabis indoor, dal momento che le prime fasi del ciclo vitale della Cannabis sono un periodo della loro crescita in cui sono particolarmente vulnerabili.
Ed è tutto, per quanto riguarda la preparazione di un microclima adatto e, se riuscirete ad ottenerne uno con successo, allora potrete mantenere comodamente la vostra Cannabis all'aperto molto più a lungo del normale, talvolta anche in caso di un repentino crollo delle temperature, fino ai 5°C sotto zero! Sarà necessario fare diversi tentativi e commettere qualche errore, ma una volta che sarete riusciti nel vostro intento potrete considerarvi un proficuo, anche se non esperto, coltivatore all'aperto!